Gli interventi di rinnovo sono iniziati ufficialmente a giugno del 2019 e da allora i cantieri sono rimasti operativi 24 ore 7 giorni su 7. Oltre al capoluogo barese, i lavori hanno coinvolto le zone di Triggiano, Capurso e Noicattaro arrivando a coprire una tratta complessiva di km 10,434. La prima fase del progetto ha previsto la realizzazione di una galleria scatolare di 6,85 mt di altezza e 10 mt di larghezza con l’installazione di massetti pendenziati e la posa di corrimano per collegare la stazione ferroviaria di Triggiano all’abitato di Capurso. Nelle vicinanze della stazione di Noicattaro sono state messe in piedi importanti opere di rilevati e d’arte quali tombini idraulici e un ponte ad archi in pietra.
Per l’ottenimento di una riorganizzazione e riqualificazione ambientale dei centri di Triggiano e Capurso, sono stati eliminati i passaggi a livello precedenti e introdotto un Sistema di Controllo della Marcia dei Treni che garantisce maggior sicurezza su tutta la linea. Per tutelare le abitazioni collocate vicino ai cantieri, si è rispettato un piano di monitoraggio ambientale condiviso con ASL, che ha previsto la verifica di rumori, vibrazioni e quantitativi di polveri emessi.L’intervento comprende la demolizione di un viadotto e di un cavalcavia, la riqualificazione della piazza del mercato oltre alla realizzazione di un sottopasso stradale e di un nuovo reticolo fognario costituito da circa 1.900 metri di galleria a circa 14 metri di profondità.
Durante i lavori sono riemersi importanti reperti storici risalenti all’Età del Rame nel comune di Capurso (BA). Un’area di lavorazioni artigianali, resti di strutture, resti faunistici e ceramiche sono stati esaminati da Anna Maria Tunzi della “Soprintendenza per la tutela, conservazione e restauro del patrimonio archeologico” della Terra di Bari. Secondo i risultati scientifici, le origini della cittadina risalgono ad almeno 5 mila anni or sono.
Le cittadine di Triggiano e Capurso sono state unite da una “galleria scatolare” di 6.85 mt di altezza e 10 mt di larghezza. Si tratta di una struttura realizzata con elementi prefabbricati tipo spalla che si adattano a qualsiasi soluzione di fondazione. Veloce da installare, riduce i tempi di “scavo aperto”. Per l’infrastruttura, inoltre, sono stati utilizzati muri di sostegno Paver (conosciuti anche per i muri a “T”), consigliati nella realizzazione di grandi infrastrutture.
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